lunedì, aprile 24, 2006

Vade retro, Telecom!

Poco fa mi ha chiamato un addetto incaricato da Telecom Italia, si è presentato come Sig. Brambilla, strano: di solito restano anonimi o al massimo si presentano con il solo nome.

Detesto quando mi chiama la Telecom, mi viene l'orticaria, chiunque abbia a che fare con Internet sin dagli albori qui in Italia può capire facilmente il motivo di questo mio risentimento...

Ebbene, il Sig. Brambilla mi dice subito che stanno passando a sostituire gli apparecchi telefonici quindi dovrei farmi trovare in casa…. STOP! Chi lo vuole l’apparecchio della Telecom e soprattutto chi vuole pagare come minimo 3 anni di canone per un apparecchio che varrà al massimo 20 €?

Blocco subito l’addetto e gli dico che non lo voglio.

Adesso vi racconto che cosa mi è capitato circa un anno e qualche mese fa: ricevo una chiamata da uno dei soliti addetti, solita solfa del telefono e io che lo rifiuto. L’operatrice gentilmente mi dice che non ci sono problemi… dopo un paio di mesi arriva la bolletta e indovina un po’… mi hanno addebitato un telefono a noleggio.

Faccio presente il disguido tramite il servizio clienti e l’operatore mi da due opzioni: o restituire il telefono o pagare subito i 3 anni di canone di noleggio e tenersi l’apparecchio. Peccato che nessuno mi abbia mai consegnato niente, quindi come faccio a restituire un telefono che nemmeno mi è stato dato?

Io non avevo nessuna intenzione di pagare quel canone di noleggio e Telecom Italia dal canto suo rispondeva che mi era stato consegnato un Sirio.187 basic e che qualcuno in casa aveva ritirato il telefono consegnato tramite corriere.

Bene… fatemi vedere la ricevuta, chi l’ha firmata? Niente da fare, ci sono voluti 8 mesi per riavere i soldi indietro (poco più di 60 €) e solo dopo avergli fatto scrivere una lettera da un legale in cui si minacciava una denuncia per truffa e falso ideologico e materiale se non dimostravano chi aveva firmato quella famosa ricevuta del corriere.

Risposta di un addetto: “lei è un cliente difficile, le conveniva pagare 60 euro piuttosto che andare da un legale”. Oh, ma che gente è?